martedì 29 aprile 2014

E se non ho un obiettivo?

Anthony Robbins. Appunti da un amico

E chi è questo Anthony Robbins? Mi chiedevo. E, puntualmente, mi sentivo commentare: “Ma come? Non conosci Anthony Robbins?”. 
E io quasi mi vergognavo a dire che non lo conoscevo. Eppure non lo conoscevo, davvero.
Sicchè, un giorno, mi arrivò un libro tra le mani: “Devi leggerlo”, mi sentii dire.
Guardai il titolo, con curiosità: “Appunti da un amico. Una guida semplice per assumerti la responsabilità della tua vita”. Sorrisi. 
“Forse, non mi sto assumendo la responsabilità della mia vita?”, pensai.  

Quando iniziai a leggere l’introduzione, capii. Anthony Robbins era un uomo solo, povero, frustrato e sovrappeso. In meno di un anno, aveva trovato la donna dei suoi sogni, aveva guadagnato un milione di dollari, era pieno di fiducia e aveva raggiunto una forma fisica perfetta. 
In quel periodo della mia vita, non mi sentivo come lui: non ero sola, non ero povera, non ero frustrata, né sovrappeso. Anzi, avevo raggiunto tanti obiettivi nella mia vita. Perciò, non capivo il motivo per cui mi era stato donato questo libro. Continuai la lettura del libro, che era suddiviso in Lezioni. E ogni lezione, mi suggeriva una riflessione.

Lezione 1: sentirsi sopraffatti…come cambiare. “Embè? Avevo già fatto tanti cambiamenti”
Lezione 2: non esistono fallimenti. “Si, sono d’accordo” pensai.
Lezione 3: l’inarrestabile te stesso: il risoluto. “E di decisoni, ne ho prese tante”, osservai.
Lezione 4: costruisci le tue convinzioni e..parti a razzo! “Niente di più vero”.
Lezione 5: quello che vedi è quello che ottieni. “Infatti, mi ero focalizzata sulla laurea”.
Lezione 6: le domande sono le risposte. “Sacrosanto!”
Lezione 7: benvenuti nel grande stato del…te stesso!. “Sullo stato emotivo, c’è da migliorare”.
Lezione 8: il vocabolario del successo.  “Anche sullo stato emotivo delle parole, c’è da migliorare”.
Lezione 9: sei con le spalle al muro? Irrompi con una metafora! “Ho già raggiunto le vette”, fu la mia metafora.
Lezione 10: pronti…ai posti…goal! Come lo stabilire delle mete possa costruire il tuo futuro. “E qual è la mia meta adesso?” mi chiesi.


E qui, mi fermai. Avevo capito. Avevo capito che avevo raggiunto tanti obiettivi. E a quel punto della mia vita, non sapevo più quale fosse la prossima meta. Ero ferma. In cima alla vetta, a godermi gli obiettivi raggiunti. 
Ma ero ferma. 
Avevo capito, finalmente, perché mi era stato donato il libro. 
Avevo bisogno di individuare il mio obiettivo. 
Il mio obiettivo autentico. 
Quello dell’anima.

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