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“Libero è chi sa quando interrompere un meccanismo, libero è chi sa come interrompere il meccanismo, libero è chi non si fa influenzare dai limiti altrui, libero è chi è felice dentro e lo riflette sugli altri”.
“Però”,
pensai. Definizioni di libertà che condivido nel profondo. Nel momento in cui
pensavo, sapevo che ero collegata con la mente conscia, mentre quando
immaginavo, creavo o visualizzavo ero collegata con la mente inconscia. E se
vogliamo cambiare, se vogliamo migliorare o stare bene e vivere meglio, allora
conviene stare a contatto con la mente inconscia, visto che comanda il 90%
delle nostre azioni!
Se
vogliamo vivere secondo i nostri mentali abitudinari, saremo in grado di
accorgerci che stiamo vivendo nel passato, perché le abitudini ripetono le azioni
e le esperienze passate ci fanno stare sull’ottovolante. Se vogliamo vivere
esperienze nuove, che appartengono al futuro, è sufficiente solo vedere i
filtri che ci condizionano e cambiarli. Se riusciamo a cambiare i filtri,
l’aria che passa nel nostro cervello è pulita. Significa che siamo in linea con
la nostra anima e siamo in linea con i nostri desideri.
Cosa
mi ha dato questo libro? La possibilità di capire che le emozioni si generano
dall’interno e non dall’esterno. E se si generano dall’interno le posso
cambiare. Basta accorgersi. Vedere, sentire, osservare il proprio corpo e far
leva sulla mente inconscia che si convince con immagini, sensazioni e
visualizzazioni dell’emozione che vogliamo provare. Gioia o amore? Immagino la
gioia e la vivo. Immagino l’amore e lo vivo. Semplice. La stessa semplicità che
ho trovato nel corso di “Indipendenza emotiva” che ho frequentato con Debora
Conti. Semplice come lei.
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