Ho comprato questo libro per disperazione. Non ne potevo più di avere il cervello sempre in moto, di non riuscire a fermarlo, di non essere capace a rilassare i neuroni. Poi ho capito che ero continuamente fuori tempo.
Ero
nel passato, a ricordare gli eventi successi, a ripetere i dialoghi per
reimpostarli e raccontarmi “Avrei potuto dire questo” oppure “Avrei potuto fare
quest’altro”, a ripensare ai ricordi, all’infanzia, all’adolescenza. E a
domandarmi perché. Perché quel gesto? Perché quelle parole?